Il disgusto è un’emozione che si manifesta prevalentemente come un’avversione a determinate categorie di sapori. È dunque spesso associato al cibo sebbene riguardi anche altre sfere della nostra quotidianità come l’igiene, le offese morali, il contatto con alcuni animali e con la morte (Rozin, Millman, & Nemeroff, 1986). Quando una persona è disgustata tende ad evitare e ad allontanarsi dall’oggetto potenzialmente nocivo e pericoloso.
Disgusto e disprezzo sono spesso utilizzati come sinonimi ma in realtà non sono due termini sovrapponibili. Il disgusto è un’emozione di base, mentre il disprezzo è un’emozione secondaria. Se da un lato il disgusto è un’emozione innata, il disprezzo inizia a manifestarsi solo tra i 15 e i 18 mesi di vita e la sua manifestazione è influenzata da regole sociali e culturali (Izards & Buechler, 1980). Inoltre, il disprezzo non è indirizzato a sapori, odori e sensazioni, ma rivolto principalmente verso le persone e le loro azioni.
Un esempio celebre di rappresentazione di questa emozione nell’arte è il quadro “L’Assenzio” di Edgar Degas: il pittore parigino ritrae una giovane coppia di consumatori di assenzio, un distillato ad alta gradazione alcolica all’interno di un caffè della capitale francese. Il consumo di questa bevanda porta all’absintismo, un’intossicazione simile all’alcolismo, che in fase acuta è caratterizzata da aggressività, cui segue collasso, mentre in quella cronica da disturbi della sensibilità, dolori agli arti e, negli ultimi stadi, da insensibilità assoluta e degenerazione mentale. Degas rappresenta lo stordimento, la confusione e l’atonalità di chi fa uso di questa sostanza, e lo sguardo perso nel vuoto della giovane donna arriva a trasmettere il profondo disgusto verso sé stessa e la sostanza di cui sta facendo abuso.
Izard, C. E., & Buechler, S. (1980). Aspects of consciousness and personality in terms of differential emotions theory. In Theories of emotion (pp. 165-187). Academic Press.
Rozin, P., Millman, L., & Nemeroff, C. (1986). Operation of the laws of sympathetic magic in disgust and other domains. Journal of personality and social psychology, 50(4), 703.