Il secondo anno di Prometheus si è concluso con una sfida chiave: lo sviluppo di una metodologia codificabile e riproducibile in grado di portare la profonda meraviglia in classe, quale patrimonio innovativo della scuola italiana.
Il coinvolgimento degli insegnanti sarà un punto centrale dell’intervento pensato per il terzo e ultimo anno del progetto. Il motto è “impariamo insieme emozionandoci insieme”. È proprio al mondo della scienza delle emozioni che guarda questa ultima impresa del progetto PROMETHEUS, in cui realtà virtuale immersiva e teatro si alleano con una sinergia senza precedenti, verso un nuovo modo di fare scuola: insieme, sintonizzati ed emozionati.
Tuttavia, imparare a veicolare emozioni che facilitino l’apprendimento richiede l’acquisizione di competenze chiave, affinché i docenti e gli educatori diventino autonomi, consapevoli e in grado di ampliare sempre più il repertorio di strategie utili per coinvolgere i ragazzi.
Infatti, il coinvolgimento degli studenti passa attraverso quello dei formatori e questo non è secondario. Per questo dedicheremo un intero anno alle emozioni di docenti, ragazzi e educatori, come breccia verso le tematiche più difficili e complesse che il mondo della scienza e tecnologia oggi ci sfida ad apprendere.
L’emozione complessa della profonda meraviglia fungerà da motore per il raggiungimento di un nuovo approccio all’informazione e all’insegnamento in ambito scolastico. Dunque, la prima domanda alla quale rispondere è: come si possono importare esperienze di profonda meraviglia in aula?
In primo luogo, la realtà virtuale verrà introdotta gradualmente proponendo esperienze emotive ingaggianti discusse insieme e dalle quali saranno estrapolate linee guida di intervento utili per le fasi successive di didattica.
Una prima esperienza virtuale di profonda meraviglia permetterà ai docenti di addentrarsi nel mondo delle emozioni complesse e di estrapolarne principi utili per la progettazione delle fasi successive dell’intervento.
Infatti, in seguito a questa prima “immersione”, i docenti potranno co-costruire insieme alla squadra di PROMETHEUS, delle vere e proprie esperienze in realtà virtuale, formato 360°, per i propri studenti, attraverso la piattaforma Cospaces Edu da utilizzare in aula per presentare le nozioni e i concetti più difficili o pregnanti, magari più astratti e lontani dall’esperienza diretta dei ragazzi.
ad oggi, i docenti di Milano hanno avuto modo di svolgere la prima fase e di emozionarsi in realtà virtuale raccontando alla squadra di PROMETHEUS i propri desiderata, speranze e idee per i passaggi futuri. In particolare, durante l’incontro con il gruppo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno indossato singolarmente un visore per la realtà virtuale munito di controllers e in seguito sono stati esposti a differenti esperienze immersive.
Hanno passeggiato lungo un sentiero circondato da alti alberi o in un paesaggio pieno di montagne innevate e infine hanno sperimentato l’overview effect, ovvero, la veduta della Terra da lontano, nota esperienza di profonda meraviglia. È stato in seguito riservato un momento di confronto e discussione per comprendere quanto i docenti fossero riusciti ad immergersi e a percepirsi in un ambiente diverso da quello reale, per far emergere emozioni, pensieri e opinioni che complessivamente hanno permesso di comprendere l’impatto positivo e coinvolgente che l’esperienza è riuscita a generare. Parallelamente, a Lodi, si lavora già sull’acquisizione di competenze tecniche legate all’utilizzo della piattaforma Cospaces Edu. Tutti i docenti stanno già pensando alle attività finali da proporre ai ragazzi in aula. Come? Qualsiasi idea è preziosa purché i primi ad emozionarsi siano loro.
In secondo luogo, in coda a questo prima fase, seguirà, in continuità con l’anno passato, l’intervento registico/attorialeche porterà ad affinare il metodo della lezione spettacolo con gli insegnanti. I registi-attori del team Università Statale (UNIMI) che danno il grande contributo quest’anno sono Paolo Bignamini e Stefano Annoni, gli attori che andranno in scena Beatrice Marzorati e Matteo Bonanni. Anche sotto il punto di vista teatrale Prometheus riserva grandi novità che prevedono il coinvolgimento attivo da parte dei docenti durante un percorso che si articola in sei incontri per ogni scuola, per permettere una co-costruzione e co-trasmissione delle competenze teatrali fondamentali per strutturare la lezione spettacolo. Questo è un grande passo che il progetto ha deciso di fare a favore di una sua riproducibilità anche su grande scala, in futuro.
Prometheus ha quindi dato inizio a questo nuovo anno presentando un nuovo modo per istruire e informare che affonda le sue radici nell’innovazione e nella trasformativa esperienza della profonda meraviglia.
Laura Cappello